INALCA promuove, ove possibile, la riduzione alla fonte della produzione di rifiuti e il loro massimo recupero e riutilizzo. Da molti anni INALCA, grazie ad una attenta e scrupolosa attività di raccolta differenziata nei propri siti produttivi avvia a recupero il 99% dei rifiuti che produce.

Impianto di digestione anaerobica

Dal 2016 sono attivi due nuovi impianti di digestione anaerobica del Gruppo: è infatti entrato pienamente a regime il primo impianto agricolo, gestito dalla controllata Società Agricola Corticella e della potenza di 0,3 MW, che consente il recupero e la valorizzazione energetica degli stallatici dei bovini allevati. È importante sottolineare che, diversamente da altri impianti simili che si basano su matrici vegetali potenzialmente alimentari come il mais, l’impianto agricolo INALCA utilizza esclusivamente matrici non alimentari, senza entrare in competizione e sottrarre risorse all’alimentazione umana ed animale. Il secondo impianto, ubicato nel complesso industriale di Pegognaga (Mn) con capacità di 0,5 MW è entrato nella compagine del Gruppo per effetto dell’acquisizione UNIPEG – ASSOFOOD e si aggiunge all’analogo impianto ubicato presso lo stabilimento di Ospedaletto Lodigiano, consentendo di incrementare la quota di rifiuti recuperati internamente ed aumentando al contempo la produzione interna di energia da fonti rinnovabili. Nel 2016 con questo nuovo assetto impiantistico vengono complessivamente destinate alla valorizzazione energetica 68.000 tonnellate anno di biomasse.

Trattamenti di biogas e compostaggio

Tramite la propria controllata SARA, INALCA gestisce un impianto di compostaggio, in grado, tra l’altro, di effettuare il recupero di alcune tipologie di rifiuti ottenendo prodotti per l’agricoltura. Tra i rifiuti trasformati in compost vi sono i prodotti finali ottenuti dagli impianti di digestione anaerobica. La combinazione dei trattamenti di biogas e compostaggio consente quindi ad INALCA la gestione completa ed integrata dei propri rifiuti: dalla produzione del rifiuto sino al suo completo riutilizzo e rigenerazione in prodotti per un’agricoltura sostenibile.